livorno

La proposta progettuale, in generale per la valorizzazione e caratterizzazione dell’intera area, il progetto punta su due criteri operativi: riconoscimento e bisogno di introdurre del verde come “materia viva” nella città minerale, necessario quale elemento attrattore e integratore della qualità dello spazio urbano disegno della pavimentazione secondo geometrie e materiali che valorizzino la sfera visiva e sensoriale alla scala umana. Il nuovo ambiente si struttura trasformando una sequenza di vuoti urbani slegati fra loro in un sistema funzionalmente e visivamente simile e connesso, divenendo un luogo dove è consuetudine passeggiare, osservare, indugiare, stare, incontrare. Il percorso inizia all’intersezione di Via Grande con Via del Giglio, qui troviamo un segnale iconografico distintivo dell’intera area mercatale e della città di Livorno: il “pesce” quale elemento maggiormente identificativo della storia del Mercato Coperto.

Piazza Cavallotti, qui si prevede l’integrale sostituzione dell’attuale pavimentazione e, al fine di valorizzare e restituire alla valenza pubblica lo storico spazio, soprattutto nei momenti di assenza dei banchi ortofrutticoli, la “piazza delle Erbe” sarà riconfigurata secondo un disegno a croce sul modello che ricorda il loggiato ottocentesco della omonima piazza, dove due grandi alberi e le sedute alla base ne focalizzeranno la vita sociale e di relax di questo luogo centrale; il nuovo impianto distributivo, caratterizzato anche dal percorso centrale che favorisce e facilita la sua visibilità e fruibilità, garantisce l’installazione di 31 banchi mobili, ordinati in un unico o duplice orientamento.

Via del Giglio, il progetto non prevede collocazione di banchi mobili, che penalizzerebbero la fruizione e l’accesso ai fondi e la visibilità verso l’intera area mercatale: lungo l’asse stradale si indica invece una fascia (ma non una dimensione) per l’eventuale installazione di dehors (secondo specifiche norme comunali) e alcuni alberi (2.a grandezza) di carattere ornamentale aventi la funzione di invito verso la nuova sistemazione dell’area.

Via Santa Giulia, per la valorizzazione delle facciate degli edifici prospicienti su piazza Cavallotti, si suggerisce l’introduzione di un sistema di supporto per il verde verticale e ornamentale, da innestare sugli edifici esistenti, sia con strutture verandate.

Via del Cardinale, si ritiene che l’importanza di questa via, quale spazio di connessione, sia garantita dalla scelta di conservarla libera da installazioni di banchi, operando per la sua riqualificazione estetica attraverso interventi sulla pavimentazione, sulla illuminazione e arredo urbano: la proposta introduce un filare di 4 alberi che serviranno sia da orientamento al processo di avvicinamento verso il Mercato, da ombreggiamento per le panchine e da schermo-mitigazione estetico-visiva verso l’edificio al posto della casa natale di Mascagni. Anche su questa via sono previsti i dehors a sevizio delle molteplici e tipiche attività gastronomiche che vi si affacciano.

Via Buontalenti, qui l’area mercatale è immaginata come uno spazio vuoto, funzionalmente indipendente dalla presenza dei box, la cui pavimentazione riproduce la scansione delle aperture del Mercato (quelle ad arco e quelle al piano terra), le fasce in lastre di granito con due diverse finiture (come in P.za Cavallotti), orientano il nuovo impianto distributivo della piazza commerciale.
L’intero comparto dei box è organizzato secondo un asse centrale parallelo al Mercato e gli attraversamenti in corrispondenza degli ingressi allo stesso. L’asse avrà la funzione di “galleria” ed insieme ai due percorsi laterali, consentiranno ad ogni box un pari livello di visibilità e fruizione. L’asse centrale sarà fortemente caratterizzato dalle chiome di 4 alberi e da una pergola in struttura di acciaio corten che servirà a ridurre l’irraggiamento estivo. Lo schema distributivo garantisce 84 postazioni di banchi “fissi” e quale materiale di rivestimento si propone l’impiego dell’acciaio corten, che si è imposto in molti centri storici per le sue qualità estetiche essendo compatibile con i materiali che identificano i fabbricati e gli spazi urbani.
A copertura di questi elementi e dello spazio di servizio fra i box, è prevista una struttura portante lastre di vetro fotovoltaico, assemblate in maniera tale da costituire una protezione all’irraggiamento e alla pioggia.